Coppie expat: problemi e soluzioni

Le relazioni di coppia sappiamo benissimo hanno alti e bassi e non è sempre semplice superare difficoltà e conflitti.
Cosa succede quando una coppia decide di fare un’esperienza all’estero? Come i due individui riescono ad adattarsi alla nuova realtà, al nuovo ambiente, alla nuova cultura e al nuovo lavoro? E se ci sono dei figli?
Beh…succede che è come stare in equilibrio su un filo di seta e che le coppie expat hanno qualche sfida in più da affrontare!

 

Coppie expat: problemi e soluzioni

 

Decidere di trasferirsi all’estero in coppia e iniziare una vita completamente nuova, ha bisogno di un grande impegno. Per molte coppie, affrontare un cambiamento così complesso e stressante, può vuol dire maggiore collaborazione e uno stimolo a rivitalizzare la relazione. Con questo approccio, le due persone si avvicinano e creano un’alleanza ancora più forte. Invece, per altre, l’adattamento al nuovo stile di vita, può provocare stress e insoddisfazioni, al punto che anche le coppie più solide, potrebbero subirne le conseguenze.

I differenti tipi di coppia expat

 

  • la coppia i cui membri sono della stessa cultura – i partner vengono dallo stesso paese d’origine, hanno lo stesso background, e tendono a fare team, sentirsi più uniti nell’affrontare le nuove sfide.
  • la coppia multi-culturale che vive in un paese straniero – i partner vengono da due paesi differenti e hanno deciso di vivere insieme in un paese straniero. Non hanno un background culturale comune e quindi potrebbero trovare difficile capirsi nelle loro battaglie quotidiane nell’adattarsi alle abitudini locali.
  • la coppia formata da una persona locale e una straniera – il punto focale è la persona locale che può aiutare la persona stranier* a integrarsi più velocemente nel circolo sociale ma le incomprensioni possono nascere laddove la persona del luogo non comprende le esigenze e le difficoltà della persona straniera.
  • la coppia in cui uno dei due lavora e l’altr* è senza impiego – a prescindere dalla nazionalità dei componenti della coppia, qui si scontrano due mondi, due differenti modalità di affrontare il quotidiano, due diversi modi di intendere la vita con le sue differenze che, a poco a poco, emergono. E la frustrazione è dietro l’angolo!
  • la coppia con figli o senza – in questo caso, e di nuovo senza considerare la nazionalità, avere figli oppure no fa la differenza. Se la coppia ha figli, è chiaro che la responsabilità non è solo per se stessi ma anche per i figli il cui benessere diventa uno dei bisogni primari di chi li segue.

Detto questo, è evidente che ogni coppia è un universo a parte, con le proprie difficoltà e dinamiche ma, è anche vero, che ognuna di queste coppie ha delle problematiche comuni che comunque deve affrontare quando migra all’estero.

 

Sfide comuni a tutte le coppie expat

 

1. Mancanza di comunicazione

La mancanza di comunicazione è un fattore importante per tutte le coppie ma quando si decide di andare a vivere all’estero, le preoccupazioni quotidiane (figli, lavoro, denaro, shock culturale, etc.) sono maggiori e lo stress aumenta. Cìò potrebbe creare tensioni che, per mancanza di tempo e per paura di affrontare il problema apertamente, rischiano di diventare dannose per l’equilibrio della relazione. Prendersi cura della comunicazione, di quanto, come e cosa si comunica, diventa ancora più importante. Spesso, nella coppia expat, uno dei due non lavora, e allora inizia a farsi molte domande: chi sono? Dov’è che mi sento a casa? Come mi percepiscono gli altri?  Cosa è importante per me? Sto vivendo la vita che desidero? Ecco, comunicare diventa fondamentale e senza la volontà di condividere i propri pensieri con l’altra parte della coppia, non si andrà molto lontano. Ricordati che, specialmente all’inizio dell’esperienza, non si hanno altri punti di riferimento che il partner.

2. Stress

Indubbiamente, le attività pratiche da fare per inserirsi in un nuovo paese sono tante: trovare un appartamento dove organizzare un ambiente piacevole per la famiglia e, se si hanno figli, scegliere la scuola idonea per loro e assicurarsi che affrontino il cambiamento in maniera equilibrata. Poi, affrontare la burocrazia del luogo, la nuova lingua, imparare come muoversi in città, fare nuove amicizie, insomma la to-do-list diventa molto lunga! Quindi, la pressione è molta e l’ansia è dietro l’angolo. In una nuova città, anche le persone più organizzate, si ritrovano a fare i conti con la stanchezza e la sensazione di sentirsi sempre in modalità auto-pilot! Che fare? Innanzitutto, non trascurare i sintomi dello stress come carenza di sonno, irritabilità, mancanza di motivazione. Quindi, cercare supporto, specialmente se uno dei due  si ritrova il carico della gestione familiare sulle spalle.

3. Cambiamento nei ruoli

Le statistiche dicono che è molto spesso la donna (85%) a seguire il partner nella sua nuova esperienza lavorativa, lasciandosi alle spalle, il più delle volte, la sua carriera e le sue aspirazioni. La persona che segue “traveling spouse” può avere difficoltà ad adattarsi alla dipendenza finanziaria dal partner e sentirsi poco appagata perchè non ha più un’occupazione professionale. Questo cambiamento di ruoli può mettere a dura prova la relazione, creando un disequilibrio che, se non gestito bene crea frustrazioni e incomprensioni profonde. Come colmare questa mancanza? Parlane con il tuo partner, trovate soluzioni insieme, definite dei piani di azione. Sfrutta i momenti liberi per coltivare un hobby, intraprendere un percorso di studi che desideravi da tempo o fare volontariato. Può aiutarti enormemente!

4. Essere lontani dalla famiglia e amici 

Lasciare la propria famiglia e amici non è per niente facile ed è uno dei maggiori problemi che le coppie expat devono affrontare. Ci si sente soli, manca una rete di sostegno, e se non si hanno figli e non si lavora, le giornate sembrano interminabili e si rimpiange il luogo di origine. Spesso succede che la coppia vive in maneira differente questa “lontananza” e le incomprensioni su questo tema, alimentano screzi e conflitti. Certo, dipende anche dal luogo in cui si è deciso di andare, il cui stile di vita, cultura e clima influiscono molto sull’umore. Che fare? Cerca di mantenere i contatti con le persone lontane, oggi la tecnologia aiuta tantissimo e poi, unisciti a associazioni o gruppi di espatriate che trovi quasi dovunque. Questi gruppi, principalmente di donne, sono un grandissimo supporto nel tuo processo di adattamento alla nuova vita e con le quali potrai condividere dubbi e incertezze.

5. Risentimento

Il risentimento è il killer silenzioso nelle relazioni e può facilmente aumentare se sei in una coppia expat”. Il trasferimento in un nuovo paese è solitamente il risultato della ricerca di un’opportunità di carriera per uno dei due partner. L’altro partner, però, deve fare molti sacrifici che possono portare a sentimenti di risentimento e discussioni tra la coppia. Il risentimento può derivare da molti problemi, tra cui: solitudine, impossibilità di lavorare, perdita della propria identità, shock culturale. Anche in questo caso, la comunicazione diventa l’unica vera soluzione al problema e se non riuscite a superare i conflitti, ricordati che rivolgersi a un professionista del settore può essere la strada giusta.

6. Dimenticarsi dei bisogni dell’altro/a

L’energia fisica e quella emotiva necessarie per abituarsi al nuovo stile di vita, per impostare nuove routine e per adattarsi ai nuovi ruoli, spesso sono tali che la coppia si distrae e, per stanchezza, non si occupa più delle necessità dell’altro. La coppia expat, ha ancora più bisogno di cura, comprensione, amore e tempo, attenzioni che evitano che i due partner si possano sentire soli in un’ambiente ancora sconosciuto. Trovare uno spazio di condivisione, in cui fare qualcosa insieme, confrontarsi sulle proprie emozioni nelle varie fasi del cambiamento.

Hai qualche suggerimento da dare alle coppie expat? Hai mai avuto difficoltà di questo tipo nella tua relazione?


*Questo post ti è piaciuto? Condividilo sui social, magari può essere utile anche alle tue amiche e conoscenti!
Iscriviti alla mia newsletter per fare due chiacchiere su resilienza, self-care, life balance e crescita personale; riceverai anche il mini-corso gratuito “Come mantenere la rotta nei momenti di transizione”.
Se hai bisogno di un aiuto più concreto, dà un’occhiata ai miei servizi, o prenota una sessione conoscitiva gratuita (30 minuti) per valutare insieme come posso aiutarti.*