Come funziona il coaching

Perché il coaching funziona

Non è sempre facile spiegare alle persone che me lo chiedono, cosa faccio durante una sessione di coaching e qual è l’essenza del coaching.

Il coaching può essere applicato in molte aree della vita: sviluppo personale (che è quello di cui mi occupo maggiormente), business, salute, lavoro, etc…però, la specificità del coaching e il suo valore stanno nel processo di scoperta e destrutturazione che porta all’identificazione dell’essenza del problema proposto dalla cliente o coachee.

Questi sono solo alcuni degli strumenti e delle abilità utilizzate in una sessione di coaching. 

 

Ascolto attivo

Qual è l’ultima volta che ti sei sentito veramente ascoltato? 

Penso che a tutti sia capitato di sentirsi irritati perché il nostro interlocutore continuava a interromperci o perché ci rendevamo conto che il suo sguardo era distratto e assente, mentre cercavamo di finire il nostro discorso. 

Sento che uno dei doni migliori (se non il migliore) che si possa dare a un altro essere umano, oltre al proprio tempo, è la presenza e attenzione nell’ascolto.

La capacità di ascoltare in maniera consapevole, empatica e senza giudizio, creando uno spazio sacro di accettazione incondizionata con la cliente/coachee, di ascoltare le emozioni, le motivazioni, i valori e i paradigmi che stanno dietro le sue parole, di danzare con le sue intuizioni, ecco…tutto questo è la caratteristica più importante che un coach deve avere e/o sviluppare e praticare per condurre una sessione in maniera efficace. Questo è il modo migliore per incoraggiare le persone a scoprirsi e a liberare i propri potenziali.

“Saper ascoltare l’altro ci permette di riconoscere i mille volti della realtà” Carl Rogers

Domande potenti

Dall’ascolto profondo, nascono domande profonde. 

Il potere della domanda è enorme. Domande provocatorie e potenti possono aiutare il coachee a pensare “out of the box” (fuori dagli schemi), a interrompere modelli di comportamento inconsci, a scoprire nuovi territori, a dare impulso alla creatività, a stimolare una risposta che viene dal cuore. Facendo domande aperte e potenti, il coach invita il coachee alla chiarezza, all’azione, a espandere la conoscenza, a esplorare nuove prospettive e a rivalutare i pensieri in modo da scoprire quali sono le sue credenze limitanti. 

“Non ho particolari talenti, sono solo appassionatamente curioso”. Albert Einstein

 

GPS

Vi siete mai sentiti persi senza il vostro GPS?

Immagino di sì…a chi non è capitato di non riuscire a trovare la strada giusta per arrivare alla meta, girando per ore a vuoto? A me è successo!

Il sistema di navigazione ci dice esattamente dove siamo e suggerisce il percorso migliore per arrivare a destinazione.

Lo stesso accade nella nostra vita. Se non sappiamo dove siamo e dove vogliamo arrivare, ci sentiamo persi, senza meta. 

Un life coach funge da GPS per la vita, per aiutarti ad arrivare da dove sei oggi a dove vuoi essere domani.

Responsabilità  

Il coach crea le condizioni idonee affinché la coachee si assuma la responsabilità della propria crescita. Impegnarsi con il proprio coach aumenta la consapevolezza dell’energia da muovere per realizzare i propri obiettivi o intenzioni, in qualsiasi campo si stia operando (life, business, salute, etc…). Non è più qualcosa che semplicemente la coachee vuole fare ma è qualcosa che si impegna a fare. Grande differenza!

Tempi

Grazie alla chiarezza degli obiettivi, al sostegno nel superamento degli ostacoli, al mantenimento del focus, a un piano d’azione scritto e a un coach fortemente impegnato e che agisce in modo che la coachee sia sempre responsabile delle proprie scelte, il ritmo in cui una coachee raggiunge i risultati è spesso notevolmente accelerato.

Grazie per aver letto questo articolo. Se pensi di aver bisogno di un supporto per lavorare sulla tua crescita personale scopri i percorsi di coaching che ho pensato per te, oppure scrivimi qui.