Buoni propositi efficaci? Ecco come fare!
Ha ancora senso parlare di buoni propositi? Sì, se si affiancano a concetti come “consapevolezza” e “determinazione”. In questo post ti racconto quali sono i buoni propositi più efficaci, e ti do qualche consiglio per esprimerli al meglio.
“Buoni propositi”: quei desideri un po’ vaghi che esprimiamo, ad alta voce o soltanto nella nostra mente, nei pochi minuti che separano l’anno vecchio da quello nuovo. Quello della novità è un meccanismo psicologico che ci spinge a dichiararci più produttive, più determinate; ci viene da pensare: quest’anno è davvero la volta buona. Ma poi… tempo poche settimane, e quei buoni propositi sembrano essersi dissolti nel nulla.
Ti sei mai chiesta perché questo accade? Secondo me, perché tutto è sbagliato fin dall’inizio: il passaggio da un anno all’altro non indica nessuna “novità” concreta; se ci pensi bene, è solo un calendario nuovo. Essendo questo senso di novità solo effimero, ben presto cade la determinazione che la novità porta inevitabilmente con sé e, di conseguenza, sei ormai convinta che i buoni propositi non servano a niente.
Quali sono i buoni propositi efficaci?
Non si può negare che il passaggio all’anno nuovo sia comunque un buon momento per pensare ai buoni propositi; lo si può fare sempre, ma il periodo di festa e di (inevitabili) bilanci si presta particolarmente bene.
Ok, ma come esprimere i buoni propositi affinché siano davvero efficaci? La parola “proposito” indica una sorta di proposta che tu fai a te stessa: il segreto sta nell’accettarla senza riserve.
Prova a non chiamarli “buoni propositi”; chiamali, piuttosto, promesse che ti fai e che non puoi spezzare, come se fossero dei piccoli contratti che tu stessa hai firmato con te. Chiamali obiettivi, progetti, piani: dà loro un’accezione più concreta, e ti riuscirà più facile seguirli. I buoni propositi efficaci, infatti, sono quelli che assomigliano a obiettivi concreti, misurabili, realizzabili e non troppo fuori dalla tua portata.
5 consigli per formulare buoni propositi efficaci
Meglio pochi, ma buoni
Nello slancio dell’anno nuovo, non è difficile farsi prendere dall’entusiasmo e iniziare a esprimere desideri a raffica: “voglio dimagrire, diventare ricca, trovare l’amore, essere più produttiva, recuperare le amicizie perdute e fare almeno 4 viaggi!”. Ok: forse è il caso di ridimensionare un po’ le cose, non credi? Le nostre energie non sono infinite: tolte quelle da dedicare al normale tran tran quotidiano, non ce ne restano moltissime per occuparci dei nostri obiettivi. Meglio, quindi, non sparpagliarle su troppi tracciati così diversi tra loro! Per esperienza personale, ti assicuro che concentrarsi solo su pochi propositi (o anche solo uno!) porta a risultati migliori. Scegli quelli che contano davvero, quelli che senti più tuoi e il cui raggiungimento ti renderebbe più felice.
Sii concreta e risoluta
Capita con qualsiasi cosa: ciò che è troppo vago e astratto sfugge alla nostra percezione. Quando formuli i tuoi buoni propositi, quindi, sii precisa. Utilizza la prima persona singolare, verbi attivi e, volendo, numeri e scadenze. “Nel 2021 vorrei trovare un nuovo lavoro” non è abbastanza. Prova con: “Nel 2021 mi impegnerò a sistemare il mio CV e a inviare almeno 5 nuove candidature al mese, fino a che non avrò trovato il lavoro che mi piace”. Suona proprio come un progetto, non credi? Ed è più facile da portare a termine: devi solo mantenere la promessa.
La concretezza è ancora più importante per le buone abitudini
Quando avrai trovato il lavoro che ti piace, mentalmente sarai in grado di barrare questo buon proposito dalla tua lista e di non pensarci più. Ma cosa fare con quei buoni propositi che sono difficilmente misurabili? È difficile svegliarsi una mattina e rendersi conto di essere davvero riusciti ad acquisire una buona abitudine, per esempio. In questi casi, la concretezza è ancora più necessaria. Invece di dire “voglio essere più organizzata sul lavoro”, dì qualcosa come “ogni giorno voglio dedicare 10 minuti a inizio giornata a leggere le email, e 10 minuti a fine giornata a sistemare i documenti. Mi impegnerò ad assolvere tutti i pagamenti entro le scadenze; la mia scrivania non ospiterà mai più di 5 oggetti oltre al computer”. E cose di questo tipo. Seguendo la tua promessa con impegno, avrai acquisito la buona abitudine tanto desiderata senza neanche accorgertene.
Non chiedere il mondo a te stessa
Molte donne condividono un tratto caratteristico: quello di non sentirsi mai abbastanza e, quindi, di pretendere tantissimo da se stesse per riuscire a sentirsi all’altezza. Ma all’altezza di cosa? Non c’è niente da dimostrare, anzi: solo formulando propositi piccoli ma raggiungibili si è in grado di procedere. Lentamente, ma senza freni. Per cui, riproporsi di “guadagnare 200.000€ nel 2021” quando il tuo brand è appena nato, ad esempio, è controproducente: è un obiettivo molto improbabile da raggiungere e, quindi, potenziale portatore di sfiducia, dolore e frustrazione. In questo caso, il buon proposito più efficace è quello che ti fa evolvere, ma senza stravolgere le tue abitudini, le tue abilità e gli obiettivi realisticamente raggiungibili.
Non fare bilanci solo al 31 dicembre
Ora che hai espresso i tuoi buoni propositi efficaci, ricordati che un solo bilancio, quello finale, non è abbastanza: monitorati anche durante l’anno! Perché il bilancio di fine anno potrebbe avvenire troppo tardi; se fai dei piccoli bilanci a cadenza regolare (ogni 3 mesi circa), sarà per te più facile capire come stai andando. C’è qualche buon proposito che era stato formulato male, o che non è più così importante per te? C’è qualcosa che puoi fare meglio per onorare meglio le tue promesse di inizio anno? Tenere d’occhio i progressi non solo ti darà i giusti segnali per migliorare… ma ti aiuterà a capire quanto tu stia davvero progredendo, e con quanta soddisfazione.
Hai espresso i tuoi buoni propositi per quest’anno? Pensi che siano efficaci o che abbiano bisogno di una sistemata? Se è così, fallo: sei assolutamente ancora in tempo!
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